Mai avrei pensato in vita mia di andare a far l'alta via numero 2 in val d'aosta, uno dei più impegnativi percorsi d'alta quota delle alpi, con mia figlia primogenita marta. La vita è sempre in grado di sorprenderti, sempre, e di farti dei doni che restano per sempre.
I ragazzi si mostrano subito per quello che sono e cioè 2 valenti alpinisti oltre che 2 grandi compagni di viaggio. Mai un lamento, mai una parola fuori posto. Una lunghissima camminata nel paradiso terrestre.
Da Camporcher il sentiero si innalza fino al rifugio Dondena. E subito si inizia a valutare il tenore di quello che vedremo e vivremo.
L'acqua è una presenza costante. Abituati all'estrema siccità del centro sud da queste parti è una gioia per gli occhi e la gola. Bere acqua fresca è una cosa a cui non siamo più abituati.
Giorno successivo. Il lago del Miserin. Di una bellezza sconvolgente.
Ci vuole coraggio nella vita e un senso di sé che non sia quello della carriera e dei soldi, ma che sia il senso che sei parte di questa cosa meravigliosa che è tutto intorno a noi. E’ fattibile, per tutti fare una vita. Una vera vita in cui ci sei tu. Una vita in cui ti riconosci.
Tiziano Terzani
E quando sei naturale, quando ti esprimi come gli alberi e gli uccelli, che sono più fortunati, perchè nessun uccello ha mai tentato di essere un prete, né a un albero è mai venuto in mente di essere uno psicanalista… come gli alberi, gli uccelli e le nuvole, ti sentirai a casa nell’esistenza.
Osho-Es dejar de amar.
"Chi è?" disse l'amata da dentro.
"Sono io" rispose l'innamorato.
"Allora vattene! Questa casa non può contenere te e me."
L'innamorato respinto se ne andò nel deserto.
Là meditò per mesi, ponderando le parole dell'amata.
Alla fine ritornò e bussò di nuovo alla porta.
"Chi è?" disse l'amata da dentro.
"Sei tu!" rispose l'innamorato.
La porta si aprì all'istante.
Attar di Neishapur
(poeta persiano del XII secolo)
Dal miserin la salita all'antico rifugio vittorio sella è entusiasmante e per niente faticosa. Il tempo ci assiste regalandoci sempre delle splendide giornate.
Il rifugio Vittorio Sella nel suo splendido isolamento di fronte ai ghiacciai del gran paradiso
La sera i dintorni del rifugio sono popolati dai camosci
Oggi è il giorno del col lauson, oltre 3300, il passaggio più alto del nostro trek. Che a questo punto è un'impresa sportiva di tutto rispetto.
-¿Cómo vivir un gran amor?
-Entrégate a él como si nunca fueras a morir.
Difficilmente la natura accetterà le scuse dell'uomo
“Il mio insegnamento è semplicissimo, dritto al punto essenziale: vivi momento per momento, muori al passato, non proiettare alcun futuro, godi il silenzio, la gioia, la bellezza di questo momento.”
Osho
Ci siamo lasciati alle spalle anche il col della fenestre. Più difficile tecnicamente ma un grande panorama. Avic, Monte rosa, Gran Paradiso e a nord fino al bianco.
Questi valloni che si incontrano dopo i passi sono straordinari. Natura allo stato puro. Bellezza al 100%. Fiori ovunque, bellissimi, rari, eleganti, profumati. Farfalle, torrenti, cembri, larici e un mare di erba meravigliosa.
Qui si cena nel locale colazioni del B%B, vers le bois, valgrisanche. Polenta taragna concia per tutti.
Il lago nero sotto col de l'entrelor, dove si passa a 3000. Oggi sono solo, senza zaino e mi sembra di volare. I ragazzi hanno preso il bus per un giorno di pausa. A volte mi chiedo dove trovo tutta questa forza e ringrazio Dio.
«Era il mio piano A. Un piano magnifico. Purtroppo però nella realtà le cose non sempre vanno come si vorrebbe. A un certo punto della nostra vita, quando abbiamo veramente bisogno di risposte chiare, chi viene a bussare alla nostra porta di solito è qualcuno che ci porta cattive notizie. Non si può dire che sia sempre così, ma per esperienza so che il più delle volte la notizia è deludente. Il messaggero porta la mano al berretto con l’aria di scusarsi, ma questo non rende più lieto il contenuto della lettera che ci consegna. Non è colpa sua. Non possiamo prendercela con lui. Non possiamo afferrarlo per il bavero e scuoterlo avanti e indietro. Il poveraccio non fa che svolgere onestamente il compito che gli è stato affidato. Da chi? Be’, dalla realtà. E per questo che noi esseri umani abbiamo bisogno di un piano B».
Haruki Murakami, “L’arte di correre”
-¡Qué maravilla: estoy vivo un día más!
Lo chalet dell'epee, raggiunto un attimo prima del diluvio. Accogliente e provvidenziale.
Il giro si avvia alla conclusione, con quest'ultimo colle si arriva in val di rhemes e i ragazzi tornano a casa. Spero che i ricordi che avranno rimangano nitid ed essenziali per molti anni a venire, come del resto è sempre successo a me, e che questa settimana col vecchio babbo rimarrà per sempre nelle aspirazioni e nelle anime di questi ragazzi.
Da a tus hijos la oportunidad de vivir sus vidas, no la tuya.
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