mercoledì 29 maggio 2013

...i lagoni

Gran bel we lungo in liguria e appennino parmense


Dopo aver passato la giornata a bocca di magra e montemarcello e avere ammirato quella che secondo me è una delle più belle vedute della toscana, la foce del magra con la versilia e le apuane sullo sfondo, salgo speranzoso, nonostante il meteo disastroso, al passo del cirone. Direzione lagdei e lagoni.


L'arrivo ai lagoni è, come al solito, incantevole, la foresta pura di faggi, ormai in livrea primaverile, arriva fin sulle sponde del lago e la corona dei monti sullo sfondo, matto, bragalata e sillara è una degna cornice a questo luogo di bellezza ancora integra e abbastanza isolata.


Stesso posto, qualche ora dopo! Al risveglio, dopo una notte di tempesta, sento uno strano silenzio ovattato, guardo dalla finestra della mansarda e...spettacolo! è tutto bianco, sono completamente solo ed è il 25 maggio 2013!


I faggi che avevano appena messo le foglie sono carichi di neve che continua a scendere silenziosa.


Qui la nevicata è appena iniziata ma dopo qualche ora dovrò salire sul tetto del camper a liberare camino e pannello, la temperatura è scesa di 20 gradi.


Così si presenta la strada che porta ai lagdei, la natura e sbigottita davanti a questa improvvisa nevicata fuori stagione. Temporali di graupel rombano sul tetto del camper.


Gli unici animali che non sembrano risentire del maltempo sono le trote del lago che continuano a nuotare tranquille proprio di fronte al camper.


Ma...d'improvviso il sole, pioggia di neve sciolta dai rami e i faggi tornano verdi, il cielo a splendere.


In 3 giorni ho visto questo posto in tutte le possibili varianti delle 4 stagioni.


I liscioni del vecchio ghiacciaio sono ancora pieni di neve, che presto sparirà, inverno? estate? chissà, ma il posto è sempre favoloso.


Una cerva, scappa tra le orchidee selvatiche, ma prima mi guarda a lungo.


La panchina per le meditazioni resta sempre vuota, di fronte al lago, in attesa del prossimo meditatore o lettore o semplicemente di uno che vuole stare tranquillo per un pò.


Il caro vecchio faggio di fronte al camper deve averne viste di stagioni e di tempi, imperturbabile si muove alla tempesta i vento ma solo qualche foglia cade.



A pochissima distanza il mare della liguria mi attende ed è un colpo passare dalla neve al sole, dal freddo al caldo, dalla tramontana allo scirocco.


Il paesino di Tellaro è incantevole, questa visione poco lontana offre un panorama speciale con le case raccolte assieme, come sorelle che resistono a qualsiasi furia del mare.


La chiesa, colpita dalla furia del mare sembra la prua di una nave fantasma, il paese è quasi vuoto in questa stagione.



Questi piccoli porti della liguria mi piacciono in modo speciale, in anni di giri in grecia, che di porti se ne intendono, non ho mai visto nulla di simile.



Sono specialmente i colori delle case a farmi restare senza parole, sono così intonati tra loro e con il paesaggio che nemmeno la fantasia di un pittore straordinario può immaginare niente di simile.



La camminata appena fuori del porto offre scorci preziosi.



Dal terrazzo sopra il porto si vedono lerici, spezia, portovenere e le isole di palmaria e del tino.



Nell'intrico di vie deserte, fiori e piante aspettano il sole e l'estate, che qui sarà senz'altro calda ma ventilata, un'estate da fare il bagno, a guardare i tramonti, a dormire notti tranquille con le finestre aperte sui colori del mare.



Un ultimo sguardo ed è già l'ora di tornare a casa, questo lungo we di mare e montagna è finito, un pò triste, un pò allegro, come sempre. willis.