mercoledì 13 ottobre 2021

Con Marta a Trieste e in Croazia



Non hai più tempo per decidere se percorrere o no la strada che ti trovi davanti. Devi buttarti, proprio adesso, è la strada stessa a chiedertelo.

OSHO


Marta in attesa del test di ingresso per la magistrale. Siamo reduci da un maxi trasloco Firenze-Muraglione-Forli-Coli euganei-Trieste. Prezioso così il camper non lo è mai stato. Un'occasione di conoscere a fondo questa bella città di mare così protesa verso oriente.


Siamo al camping Obelisco ancora una volta, gran bel posticino tranquillo in pineta e panoramicissimo sopra la città. Qua sopra la napoleonica con le meravigliose falesie dove si allenava Cozzolino prima delle sue grandi salite


La giovane ragazza si allontana con il suo enorme carico di dizionari a fronteggiare una delle tante prove cha la vita le metterà davanti. Al vecchio willis invece, che di prove ormai ne ha superate tante, non resta che fare due lavatrici di roba mettendo a lucido tutto quello che è servita durante quest'altra lunga estate alpina.


Finito il test non ci resta molto altro da fare a Trieste e allora prua verso la Croazia. Dato il periodo assurdo siamo andati tutti e due a tamponarci in un container di disperati in via XX settembre da un macellaio umano.


Marta in grande forma fisica sulla spiaggetta del kamp Kovacine a Cres stra-strapieno di centinaia di mezzi. Per fortuna è così immenso che un bel posto tranquillo sotto la pineta a breve distanza dal mare si trova sempre. Ancora più bella la parte FKK.


Per non prendere il battello e farci dissanguare abbiamo deciso di scendere a piedi alla grotta blu di lubenice (un'ora a scendere e quasi due a salire). Abbiamo noleggiato uno scooter e con quello ci muoviamo tra le meravigliose stradine dell'isola di cres. Si mangia benissimo e il tempo è sempre soleggiato e caldo ma senza esagerare. Si sta benissimo anche nell'acqua gelata. Ci voleva dopo un'estate in montagna.


Sono tempi cattivi, dicono gli uomini,
Vivano bene ed i tempi saranno buoni.
Noi siamo i tempi.
Sant'Agostino


La salita all'antico paesino di Lubenice è veramente dura ma il panorama sulla sottostante spiaggia lambita dall'acqua cristallina e su tutte le  isole del quarnaro compensa qualsiasi fatica


Qua sotto le stupende spiaggette deserte a Martinscica. Noi riusciamo mai a venire via e restiamo fino a che il sole non lambisce l'orizzonte in queste giornate settembrine più corte ma di una bellezza languida di fine estate


“If the doors of perception were cleansed, everything would appear to man as it is, infinite.”
William Blake


Dopo lo scooter abbiamo noleggiato una MTB per Marta visto che io ho la mia e con quelle ci siamo fatti un paio di splendidi giretti in zona. Qua sotto si tratta del faro che c'è a margine del golfo della città di Cres, che fronteggia tutto il nostro campeggio


Altro giro stupendo ma veramente lungo e impegnativo quello che ci ha portati a Valun, altro bellissimo posto di questa isola veramente meravigliosa. Il problema era che, dopo mangiato, non ce l'avremmo mai fatta a tornare con le nostre forze a Cres. Ma visto che gente allegra il ciel li aiuta si è fermato un furgoncino DHL e ci ha portato. con le biciclette nel cassone!!!, fino al passo e da li con una strepitosa discesa di una decina di km fino al campeggio.


Certi uomini sperano di passare alla Storia noi preferivamo sparire nella geografia
Sylvain Tesson

Purtroppo anche questo bel periodo volge al termine e, visto che Marta vuole andare a un concerto a Verona, facciamo rientro in Italia dove io li aspetterò in Carnia per un giro sulle Giulie


Al villaggio del pescatore si trova sempre un porto sicuro e tranquillo dove passare la notte. Questo poi che ho trovato è davvero fantastico. Ormai conosco molto bene queste zone e mi sento a casa.


In attesa di partire per l'alta via ci facciamo un giretto sui verdi prati di Illegio, sopra Tolmezzo. Ovviamente un pezzetto del mio cuore è rimasto a Cres, tra i tanti che ci ho lasciato negli anni, e avrei voluto continuare a scendere a sud ancora e ancora senza fermarmi mai. Ma si vede che non è arrivato ancora quel tempo. Quando sarà non lo so, inizio a perdere le speranze ormai. Comunque anche il giro per creste e cenge è stato indimenticabile ricordandomi, se ce ne fosse ancora bisogno, che bisogna assolutamente, indiscutibilmente, invariabilmente vivere SOLO il presente, qualunque esso sia.