domenica 26 febbraio 2012

...raggiungere la piena verità



Un buon posto di montagna in Europa è l'altopiano del monte Perdido nel Parco di Ordesa, Pirenei spagnoli, Estate 2010.

"Era stato Picasso a dire che soltanto attraverso la solitudine si raggiunge la piena verità? Probabilmente si trattava di un'esagerazione, non credevo che un viaggio come il mio mi avrebbe offerto tutte le risposte. Non mi avrebbe svelato il senso della vita, ma forse mi avrebbe portato ad una migliore conoscenza di me stesso, a capire quello che contava davvero e quello che invece non valeva niente, la maggior parte della gente ci arriva prima o poi nella vita, ma l'importante è arrivarci il più presto possibile."

...ancora Borge Ousland.


Dove mancano gli abeti, immagino il posto battuto dalle slavine, imponenti in un posto così. I guardiaparco spagnoli portano con un bus fino a un certo punto, poi sono 3 ore di cammino fino alla coda de caballo, la cascata che fa affluire al prato in  quota le acque del ghiacciaio del perdido.

"Ero uno di quelli che non si muovono mai senza un termometro,
un thermos di acqua calda, un ombrello e un paracadute.
Se potessi tornare indietro mi muoverei più leggero.
Se potessi tornare indietro camminerei a piedi nudi
dall'inizio della primavera alla fine dell'autunno.
Andrei in giro in mutande, mi godrei i tramonti.
Giocherei di più con i bambini.
Se potessi tornare indietro;
ma come potete vedere ho ottantacinque anni
e so bene che ormai sto per morire."

poesia di Jorge Luis Borges

Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo, noto come Jorge Luis Borges (Buenos Aires,24 agosto 1899 – Ginevra14 giugno 1986), è stato uno scrittoresaggistapoetafilosofo etraduttore argentino.




...non ci sono domande e non ci sono risposte


La cresta del Brusà, Matto, Sillara a fine stagione. Gli occhi azzurri dei laghi del Sillara sono ancora chiusi, due bianche palpebre in fusione. A destra sullo sfondo la catena delle apuane.

"La maggior parte della gente ignora le proprie capacità e si dà per vinta ancora prima di scoprirle. Entro lo spazio ben protetto del vivere civile, le prove vere sono poche poichè tutti debbono confrontarsi più o meno con le stesse situazioni. Che qualcuno segua la propria strada è accettabile solo se ha successo, perchè andare controcorrente richiede una volontà non comune e una forte personalità. L'unica difesa contro lo svanire dei sogni è fare in modo che tutti finiscano sulla stessa barca. Quelli che non intendono salirci costituiscono una minaccia, almeno fino a quando non diventano a loro volta dei modelli di comportamento."


La mia minuscola traccia cerca ossessivamente la neve per poter salire sempre più in alto senza farsi male, ma come è piccola vista da lontano, la traccia di una formica che arranca in un mondo di giganti.

"Ero come risucchiato dall'universo, che era troppo freddo per essere bello, ma anche così smisurato da farmi sentire piccolissimo. In quel posto ero un ospite e non avevo niente da offrire, questo era evidente. Avevo terminato la mia giornata, tutto infreddolito e con il fiato corto, in cima a un dolce rilievo. Dietro di me, in lontananza, distinguevo ancora le impronte lasciate dai miei sci, che venivano dal nulla e portavano verso il nulla, erano solo presenti, non c'erano domande e non c'erano risposte. D'altronde non avevo bisogno di chiedere nulla, essere lì era più che sufficiente."

Borge Ousland, Il solitario dei poli, ed CdA_Vivalda

Børge Ousland has more than 20 years’ experience with record-breaking Arctic and Antarctic expeditions. He was the first person to complete a solo expedition to the North Pole without re-supplying, and the first to cross the Antarctic continent alone. He is still the only person to have accomplished both feats. Børge is an accomplished author, and a renowned photo and film photographer who has received several international awards for his expeditions and films.

lunedì 13 febbraio 2012

...la natura è il tempio di Dio


...la strada che porta a volterra è un miracolo di luce, natura e lavoro dell'uomo in tutte le stagioni, spesso la mia via che porta al mare passa da qua.



"Non una sola persona si è mai illuminata in un tempio, in una chiesa, in una moschea. Perchè mai voi ci andate? Andate al mattino presto, a vedere il sole che sorge. Sedetevi nel mezzo della notte, a osservare il cielo colmo di stelle. Andate a fare amicizia con gli alberi e le rocce. Andate e sdraiatevi di fianco a un fiume e ascoltatene il suono; allora vi avvicinerete sempre di più al vero tempio di Dio. La natura è il suo vero tempio. E in quell'habitat lasciatevi possedere, non cercate di possedere."

Osho, la mente che mente, mondadori editore.

Osho, alla nascita chiamato Chandra Mohan Jain (hindi devanagari: चन्द्र मोहन जैन), anche noto come Acharya Rajneesh dagli anni Sessanta in poi e come Bhagwan Shree Rajneesh negli anni Settanta e Ottanta - adottò il nome Osho, che significa probabilmente "oceanico", nel 1989 - (Kuchwada11 dicembre 1931 – Pune19 gennaio 1990), è stato un filosofomistico e maestro spirituale indiano, che acquisì seguito internazionale.

...conquistare ogni giorno un nuovo orizzonte

..questo post è per il mio caro vecchio amico max!!



...lo chiamavo il ragazzo, era sempre lì ad aspettarmi, in alta valpelline,
la foto è di fine autunno 2011

"..c'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perchè è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace  dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Se vuoi avere più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e adottare uno stile più movimentato che al principio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato, ne assaporerai il pieno significato e l'incredibile bellezza.
Per cui Ron, in poche parole, vattene da Salton City e mettiti sulla strada. Ti garantisco che sarai felice di averlo fatto. Temo però che il mio consiglio non verrà ascoltato. Dici sempre che sono testardo, ma tu lo sei ancora più di me. Hai avuto una meravigliosa opportunità sulla via del ritorno di vedere uno dei paesaggi più belli della terra, il gran canyon, qualcosa che ogni americano dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, eppure per qualche ragione a me incomprensibile non desideravi altro che arrivare a casa al più presto, tornare nei luoghi che vedi giorno dopo giorno."



...il ragazzo si chiedeva cosa ci facessi lì da solo, poi quando arrivava sera mi seguiva per breve tempo ma poi solo con lo sguardo perchè non scendeva mai sotto una certa quota e mi guardava da lontano tornare al camper...

"Temo che in futuro continuerai a seguire questa inclinazione e non riuscirai di conseguenza a scoprire tutte le cose meravigliose che il Signore ha disposto attorno a noi. Non fissarti in un posto, muoviti, sii nomade, conquistati ogni giorno un nuovo orizzonte. Vivrai ancora  a lungo Ron e sarebbe un peccato se non cogliessi l'opportunità di rivoluzionare la tua esistenza ed entrare in un regno di esperienze tutto nuovo.
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane, il Signore l'ha disposta attorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale.
La mia opinione è che non hai bisogno nè di me, nè di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. E' semplicemente lì che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla. L'unica persona con cui combatti è te stesso e la tua testardaggine a non lanciarti in nuove esperienze."




...il ragazzo amava passeggiare sulla riva del lago, ma aveva un che di malinconico, tutto in lui, e anche in tutta la natura che lo circondava lasciava capire una sola cosa e cioè che l'estate, lunghissima del 2011,  era al termine e che presto, pochi giorni dopo la mia partenza, sarebbero arrivate la neve e un gelo spaventoso.

"Spero davvero, Ron, che non appena ti sarà possibile, lascerai Salton City, attaccherai una roulotte al camion e comincerai a goderti il grande lavoro che il Signore ha compiuto nell'ovest americano. Vedrai cose, conoscerai gente e ti insegneranno molto. Dovrai farlo in regime di economia, niente motel, preparati il mangiare da solo e, come regola generale, spendi il meno possibile, perchè così ti ritroverai ad apprezzare immensamente ogni cosa. Spero che la prossima volta che ti vedrò sarai un uomo con una sfilza di nuove esperienze e avventure alle spalle. Non esitare o indugiare in scuse. Prendi e vai. Sarai felice di averlo fatto. Riguardati Ron."

Lettera scritta da AlexMcCandless, un ragazzo, a Ron, suo amico di 80 anni, poco prima della sua partenza per l'alaska. J. Krakauer, Nelle Terre estreme, Bur ed.


Christopher Johnson McCandless, conosciuto anche come Alexander Supertramp (12 febbraio 196818 agosto 1992) è stato un viaggiatore statunitense morto di fame e di stenti a 24 anni nei pressi del Parco nazionale di Denali, in Alaska. Viaggiò per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, fino a raggiungere l'Alaska, da solo, con poco cibo ed equipaggiamento (nemmeno una bussola o una mappa). Jon Krakauer nel 1996 ha scritto un libro sulla sua vita, Nelle terre estreme (Into the Wild)

domenica 12 febbraio 2012

... il benessere si forma nel tempo


...pag, primi dell'anno 2012, le isole della croazia in questo periodo sono magiche!

"..cinque mesi e mezzo di vita a contatto con la natura devono avermi trasmesso il suo ritmo. Là mi sentivo al mio posto, avevo tutto il tempo che volevo. Nella fretta non si trova il benessere il quale, invece, si forma nel tempo e include anche il tempo di vivere!"



...pag, primi dell'anno 2012, sullo sfondo velebit e paklenica national park.

"L'energia che circola dentro di noi può rendere tutto positivo. Ciò che agli occhi di mio nonno sembrava una prova terribile, un cumulo di problemi, di privazioni e di obblighi, per me rappresentava un autentico modo di realizzarmi, era ciò che in quella fase della mia esistenza sognavo di vivere. Le fatiche e il tempo si cancellano, l'energia del nostro spirito si trasforma in soddisfazione e allora è chiaro che le difficoltà non sono più tali, è tutto relativo"

Patrick Berhault, legato ma libero, vivalda ed., a proposito del periodo passato a sistemare la casa in auvergne con la moglie e la figlia coralie.




Patrick Berhault è nato nel 1957 ed è morto nel 2004 per il crollo di una cornice di neve durante un'ascensione in alta montagna.

A cavallo fra anni '70 ed '80 è stata una delle figure di punta dell'arrampicata europea e mondiale, proprio nella fase in cui il free climbing è nato e si è sviluppato. Il Verdon è stato il suo regno.

Ha sempre rifiutato la competizione (non ha mai partecipato ad alcuna gara di arrampicata sportiva), non ha mai dato molta importanza al grado. Ha considerato la vita e l'arrampicata come un gioco, evitando di prendersi troppo sul serio.Tutti coloro che l'hanno conosciuto lo descrivono come uno spirito libero ed una persona squisita.

...ad ogni salita rinasco


...monte sernio da cabia, la befana è di george, natale 2011.

"Quando il mio senso di stupore è offuscato dalle esigenze meschine della società, allora mi sento nuovamente risucchiato dalla montagna e dai contrasti elementari: stelle di eccezionale brillantezza, nevai candidi e infiniti, l'indaco del cielo che sfuma nel nero, lassù nella zona della morte.
Le grandi montagne con i loro ghiacciai azzurri strappano la pelle alla vita ordinaria e grigia e generano lo stesso senso di sgomento e stupore che il calore del sole, il verde delle piante e l'acqua azzurra suscitano per qualche giorno quando si torna alla civiltà"



..val cimoliana, tra una mezzoretta è buio..e il camper è ancora molto lontano!

"Le montagne non sono stadi dove soddisfo la mia ambizione di arrivare. Sono cattedrali grandiose e pure, i templi della mia religione. Mi accosto a loro come qualsiasi essere umano si accosta a un luogo di venerazione. Sui loro altari mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza tento di esorcizzare la vanità, l'avidità e la paura. Dall'alto delle loro vette elevate guardo il mio passato, sogno il futuro e sento con particolare intensità il momento presente. Questo rinnova la mia forza e rende chiara la mia visione. In montagna celebro la creazione, perchè a ogni ascensione rinasco."

Anatolij Bukreev, un posto in cielo, ed. cda



Anatoli Nikoliavich Boukreev, Russian: Анато́лий Никола́евич Букре́ев, (January 16, 1958 – December 25, 1997) was a Kazakhstani (USSR/Kazakhstan) climber who made ascents of seven of the 8,000 metre peaks without supplemental oxygen. In total he made 18 successful ascents on peaks above 8000 m (1989 – 1997). Boukreev was lost under an avalanche on Annapurna.

...felicità è vera solo se condivisa


...spiaggia di moni preveli, creta, estate 2011

"Si accorsero allora che solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciar segno, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità [...] era questo che amareggiava più di ogni cosa"

Il dottor Živago (in russo: До́ктор Жива́го) è un romanzo di Boris Leonidovič Pasternak, pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel 1957 dalla Casa Editrice Feltrinelli. Vi si narra la vita di un medico e poeta, Jùrij Andrèevič Živàgo, diviso dall'amore per due donne e coinvolto nel turbine della rivoluzione di ottobre.

"..felicità è vera solo se condivisa"

Alex McCandless Intothewild

venerdì 10 febbraio 2012

...la corsa in avanti


...è la conca di belluno, dalla schiara, autunno 2011.



"Quando guardo ciò che avviene a valle mi rendo conto che il mondo continua a correre in avanti, senza sapere in che direzione e per che cosa...le persone litigano, si divorano tra loro, non capisco perchè e a quale scopo...sempre meno ho di che parlare con loro, sempre più taccio."


  

Wanda Rutkiewicz (Plungė, 4 febbraio 1943 – 12-13 maggio 1992) è stata un'alpinista polacca. Nel 1986 fu la prima donna al mondo a raggiungere la vetta del K2 impresa che le riuscì senza l'uso di ossigeno supplementare.Wanda Rutkiewicz aveva come obiettivo quello di scalare tutti i quattordici ottomila e morì nel tentativo di scalare il Kangchenjunga. Fu vista per l'ultima volta dall'alpinista messicano Carlos Carsolio e il suo corpo non è mai stato trovato.

...la prigione che ci circonda


..bivacco Perugini e campanile di Val Montanaia
...uno dei più bei posti di tutte le alpi! autunno 2011.

"Poco a poco l'attenzione si focalizza con tanta intensità che smetti di fare caso alle nocche sbucciate, ai crampi alle cosce, allo sfinimento per la concentrazione costante. I tuoi sforzi calano in una sorta di stato di trance, l'arrampicata diventa un sogno ad occhi aperti, le ore scivolano come minuti e la zavorra accumulata giorno per giorno, le bollette non pagate, le opportunità sprecate, la polvere sotto il divano, l'inevitabile prigione che ti circonda, temporaneamente svanisce, escluse dai pensieri da un'irresistibile chiarezza di propositi e dalla serietà dell'obbiettivo contingente"

Jon Krakauer, "Nelle terre estreme", ed. BUR