sabato 2 novembre 2019

Balcani 2019



Verso la metà di agosto parto, direzione balcani. Un bel testo mi ha ispirato il viaggio attraverso terre che conosco bene ma che non si finisce mai di conoscere. E' molto caldo e ho la carta di identità in pessimo stato, passaporto dimenticato, inizio ad avere qualche dubbio di concludere positivamente il viaggio. Le soste saranno sempre in piccoli campeggi spartani e molto economici, In un mese non sono mai stato male neanche una volta e ogni sosta è stata un'oasi di tranquillità e di pace.


Prima tappa a plitvice, era tanto che pensavo di andarci, il biglietto di ingresso è davvero caro in alta stagione ma vale ogni singolo euro che chiedono. Una serie di laghi stupendi sono collegati tramite passerelle in legno, anche a filo d'acqua, il posto è veramente magico e veramente penso che sia uno dei posti più belli che abbia mai visto. Mi fanno pensare a come dovevano essere una volta i laghi, o i fiumi, prima del nostro arrivo, delle oasi naturali incantevoli, pieni di pesci e di ucceli acquatici, di anfibi, di rapaci. Ci sono cascate di ogni ordine e tipo e la folla si perde nel percorrere percorsi ad anello che possono essere anche molto lunghi e durare per l'intera giornata.



"ciò che è notevole è che, ogni giorno, possiamo scegliere l'atteggiamento che avremo durante questa giornata. Non possiamo cambiare il nostro passato. Non possiamo cambiare gli atti altrui. Non possiamo cambiare l'inevitabile. L'unica cosa che possiamo modificare è il nostro atteggiameno di fronte alla vita e a questi eventi. Sono convinto che la mia vita sia fatta al 10 % di quello che mi succede e al 90 % della mia reazione di fronte a quello che mi sta succedendo. E lo stesso vale per te. Siamo responsabili dei nostri atteggiamenti..." Charles R. Swindoll 





Chi produce acqua in bottiglia, produce bottiglie, non acqua.

Quella c'era già. Ed era tua.



Tappa successiva nella vicina Bosnia, in anzi Erzegovina, nelle sconosciute gole del fiume Una. Molto vicine a Plitvice ma offuscate dalla fama del principale parco nazionale croato. Inizio a vedere i primi burka, visto che siamo in un paese a maggioranza islamica, ma abbastanza singolari in questo posto.


Dio ha creato le terre con i laghi e i fiumi perché l’uomo possa viverci. E il deserto affinché possa ritrovare la sua anima.- proverbio tuareg




Fidati dei tuoi sogni, perchè in essi è nascosto il passaggio verso l'eternità
Kahlil Gibran



L'acqua precipita irruenta oltre le cascate creando degli splendidi giochi di luce. Rispetto alla vicina plitvice qui è tutto più semplice, alla mano, i bimbi vendono more e lamponi e ci sono tutti gli elementi che confermano il fatto di essere arrivato nei balcani, uno dei miei posti preferiti qui in europa.


Ho lasciato il camper molto lontano perche non era possibile arrivare fino a qui percorrendo una trentina di km di strada sterrata, ma con la bici non sono stati un problema anzi il percorso lungofiume riserva dei tratti incantevoli.


"FOLCO: Dov’è che sbagliamo? È difficile dirlo.
TIZIANO: Facciamo una cosa molto semplice, viviamo vite troppo di corsa, troppo piene di stimoli, continuamente distratti dal lavoro, dal telefono, la televisione, i giornali, da quelli che ci vengono a trovare. Siamo sempre di corsa, sempre di corsa, non ci fermiamo.
Chi si prende più degli spazi vuoti, del tempo per il silenzio? La sera al bambino gli danno da mangiare, lo mettono un po’ davanti alla televisione e poi a letto, perché questi vogliono vedere un film, quelli vogliono andare dagli amici. Sarebbe così semplice dire « Fermi tutti. Stasera si va a vedere le lucciole! »


Non è così complicato, non è una congiura, siamo noi a metterci nei guai. Capisco la congiura del consumismo, che è una macchina che ti fagocita, ma qui non c’è nessuna congiura. Sei tu, tu che puoi scegliere se andare in pizzeria o se portare il bambino a vedere le lucciole."
Testo dal volume "La fine è il mio inizio" di Tiziano Terzani (2006)



Anche il campeggio dove sono stasera è sulla riva di un fiume, da queste parti non c'è da meravigliarsi, sono centinaia i corsi d'acqua in questo paese, da piccoli torrenti a impetuosi corsi d'acqua che scorrono in fondo a profondissimi canyon ammantati di un verde infinito. Come in questo caso dall'alto rocche e castelli sorvegliano questo splendido paesaggio memori di un tempo terribilmente crudo e violento dove la vita di un uomo valeva meno di zero.


Anche nei pressi di piccoli villaggi rurali centinaia di piscine naturali solcano il territorio, nei secoli si sono costruiti mulini di ogni dimensione, simbolo universale di ogni civiltà contadina. Qui in un paese di cui non ricordo il nome, c'è anche una lavatrice antichissima che sfrutta la forza dell'acqua e delle pietre sagomate in un modo particolare per fare ancora degli ottimi bucati.


“L'ora della fine delle scoperte non suona mai.”
("Farai delle sciocchezze, ma falle con entusiasmo").
Sidonie-Gabrielle Colette


In tutto il mondo quelli che noi chiamiamo "primitivi" stanno cercando di salvare il mondo dal disastro totale. Noam Chomsky


« Non dovresti curare gli occhi senza curare la testa o la testa senza curare il corpo. Così anche non dovresti curare il corpo senza curare l’anima. Questo è il motivo per cui la cura di molte malattie è sconosciuta ai medici, perché sono ignoranti del Tutto che anch’esso dovrebbe essere studiato, dal momento che una parte specifica del corpo non potrà stare bene a meno che il Tutto non stia bene. »

Platone, “Carmide”, 156c



Per spezzare il viaggio che mi sta portando a Sarajevo, mi fermo un paio di giorni nella bella cittadina di Jajce una bella città di stampo medioevale costruita sulla confluenza di due fiumi in corrispondenza delle cascate della pliva, dove, al mio passaggio, si teneva una gara di tuffi da un altezza di più di 20 metri. Pesantemente bombardata durante la guerra civile del '92 ha saputo riumarginare le ferite inferte.


Arrivato a Sarajevo il campeggio è lontano dal centro e allora approfiito del  vecchio tram che mi porta, la sera, direttamente in centro che a quell'ora trovo estremamente affascinante e che risponde pienamente a tutte le aspettative che nutro per questa città



I tram elettrici sono in funzione fin dal 1885 e sono il trasporto pubblico più vecchio della città. Ci sono 7 linee di tram e altre cinque di autobus. Sarajevo detiene il primato di essere stata la prima città in Europa e la seconda al mondo (la prima è San Francisco) a dotarsi di tram elettrici che servissero la città dall'alba al tramonto.




Nei mesi che precedettero la guerra, le forze serbe iniziarono a schierarsi sulle colline che circondano la città: tutta l'artiglieria e gli altri equipaggiamenti essenziali per la prosecuzione dell'assedio furono accumulati proprio in questo periodo. Il 2 maggio 1992 Sarajevo fu completamente isolata dalle forze serbo-bosniache. Le principali strade che conducevano in città furono bloccate, così come anche i rifornimenti di viveri e medicine. I servizi come l'acqua, l'elettricità e il riscaldamento furono tagliati. Sebbene inferiori di numero ai difensori bosniaci nella città, i soldati serbi intorno a Sarajevo erano meglio armati. Le forze di assedio cannoneggiarono Sarajevo da almeno duecento bunker situati nelle montagne. Nella seconda metà del 1992 e nella prima metà del 1993 l'assedio raggiunse il suo apice per la violenza dei combattimenti. Furono commesse gravi atrocità, con i bombardamenti di artiglieria che continuavano a colpire i difensori. I serbi erano ovunque in città e il grido Pazite, Snajper! ("attenzione, cecchino!") divenne molto comune.


Nella notte tra il 25 e il 26 agosto l'esercito attaccò con bombe incendiarie e cannonate l'edificio che ospitava la Biblioteca nazionale. L'attacco durò per tre interi giorni, mentre decine di vigili del fuoco, bibliotecari e volontari cercavano di mettere in salvo i libri dalle fiamme, nonostante i cecchini e le antiaeree continuassero a colpire l'edificio. In quella occasione una giovane bibliotecaria, Aida Buturović, perse la vita a 32 anni dopo essere stata colpita da una scheggia di granata mentre cercava di salvare parte dei libri custoditi. Alla fine solo un decimo dei libri conservati nella Biblioteca nazionale riuscì a salvarsi dalle fiamme. Qua sopra il musicista Vedran Smailović suona sulle macerie della biblioteca,



Mi hanno veramente colpito le "rose di Sarajevo" degli sprazzi rosso sangue dipinti sui marciapiedi dove si è ucciso per mano di un mortaio o di un cecchino. Molto, molto interessante anche il museo della guerra con video e testimonianze di quegli anni terribili e disperati.


Da Sarajevo entro tramite un passo assolutamente secondario e impegnativo per il mio camper in Montenegro, direzione parco nazionale del Durmitor che da tempo volevo visitare e dove non sono mai stato. Ai tempi dei miei primi giri in Jugoslavia era veramente un posto selvaggio e difficilemnete raggiungibile, adesso, a distanza di quasi 25 anni è molto più addomesticato e raggiungibile, ma ancora con tutto il suo fascino di montagna balcanica DOC.


Questo unico impianto primitivo porta sui 2000 di una montagna che sotto molti punti di vista è ancora assolutamente selvaggia. Veramente fantastico poi l'immenso altipiano con quota ben oltre i 1000 metri che si estende a perdita d'occhio tutto intorno. Quasi un anticipo di asia minore. La sera dal campeggio, al tramonto, la visuale è assolutamente stupefacente, i colori soprattutto, cangianti fino all'ultimo raggio di sole.


Mi ero dimenticato di mio zio Alex: quand’ero piccolo mi insegnò una cosa molto importante. Disse che quando le cose vanno davvero bene dovremmo fare in modo di accorgercene. Ora capisco che non parlava dei grandi trionfi, ma di semplici epifanie: bere una limonata all’ombra in un pomeriggio afoso, sentire il profumo in una panetteria vicina, pescare e fregarsene se si pesca qualcosa o no, ascoltare qualcuno che suona il piano nell’appartamento accanto al nostro. Zio Alex mi suggeriva, in tali occasioni, di dire a voce alta: “Se non è bello questo, cosa mai lo è?”.
Kurt Vonnegut



Colpiscono le migliaia di fiori diversi, uno più bello dell'altro, molti assolutamente sconosciuti ai miei occhi.


1. Sii curioso
2. Scopri ciò che ti viene bene
3. Abbi tutta la paura che ti serve
4. Espandi la tua comfort zone
5. Scrivi tu le regole
(Dino Lanzaretti)


Dopo il durmitor, tappa successiva Biogradska gora, altro splendido parco nazionale in montenegro. Visitato anni fa, ancora ai tempi della Jugoslavia è molto cambiato e la primitiva natura di allora adesso è profondamente mutata anche se alcune caratteristiche come la faggeta primeva è ancora li.


Specialmente gli alpeggi di alta quota, dove non ero stato e dove questa volta arrivo grazie ad un provvidenziale passaggio di due ragazzi su un land rover assolutamente arrembante su una strada veramente assurda e impossibile.


La faggeta al tramonto dal finestrino di Hakuna matata


E la volta dell'Albania da nord. Anche questo è un vecchio sogno che sembrava impossibile, tante volte rinviato e adesso finalmente realizzato. Quello che si cerca con fermezza prima o poi si realizza sempre. Qua sotto il lago dal campeggio di Scutari, bellissimo posto e bellissimo campeggio, una rarità in Albania.


Tramonto da favola sul lago di Scutari dove è stato anche possibile fare il bagno dopo tanti giorni in viaggio. IL campeggio è pieno di equipaggi europei, soprattutto tedeschi, che dopo un viaggio simile al mio approdano qui per scoprire le ultime zone selvagge di Europa. Ho preferito rinviare ancora l'escursione a Theti per non unirmi ad un gruppo organizzato e andarci, con il dovuto tempo, per conto mio. Bellissimi i paesini lungo lago nelle zone umide al confine con il montenegro.


Qui sotto in un ristorante tipico di Scutari. Oltre a mangiare veramente bene e anon spendere niente, questo hotel ristorante nel centro della città conserva ancora tutte le caratteristiche delle vecchie città meridionali balcaniche. Mi ricordato molto Argirocastro, città museo, visitata ormai tanti anni fa.



Finalmente il mare. Dopo uno splendido tratto di strada dal confine albanese eccomi a Sveti Stefan, località "in" montenegrina ma con angoli ancora assolutamente gradevoli e sconosciuti. Come questo sotto il mio campeggio dove il ristorante venere offre ottimi piatti di fronte a un vista favolosa


Sempre bellissime le montagne che fanno da cornice alla magistrala che dovrò risalire fino a Trieste. Ma non stanca guidare in questa strada e poi per evitare le frontiere ho elaborato il piano, una volta passto in Croiazia, di risalire il Peljesac e passare da li di nuovo in Croazia saltando il pezzo di Bosnia.


Qui nel campeggino fatiscente di Sveti Stefan. Era in realtà in vendita ma la signora del campeggio faceva finta di non saperlo, niente luce la sera, bagni per modo di dire ma tanto verde e tranquillità e uno dei panorami più belli che ho visto nel viaggio.


Sveti Stefan è in realtà un albergo per super ricconi che ha preso il posto del villaggio di pescatori che sorgeva da quelle parti. Basti pensare che l'accesso alla penisola è regolamentato e a pagamento sotto le mentite spoglie di una visita guidata. L'ingresso alla spiaggia che prevede ombrellone, lettino e set da bagno veniva appena 100 euro: una sciocchezza per me che fino ad oggi ho vissuto con meno di 10 euro al giorno! 



Risalendo verso Dubrovnik, al mattino presto, vanno attraversate le bocche di Cattaro su un ferry molto frequente. Ero già passato da queste parti ma direi che il fascino di questo fiordo balcanico è sempre intatto.


Sul Peljesac (sabbioncello) alle saline di Ston. Gran bel posto con la sua muraglia cinese che adesso è perfettamente restaurata e in parte percorribile. Passerei giorni e giorni a girare per queste isole. Miljet, ad esempio, parco nazionale, altro vecchio sogno che ho potuto realizzare, con la il suo profumo di pino, inebriante e onnipresente, generatore di una serenità, di una salute, di una pace interiore che difficilmente ormai si riesce a trovare.


E poi un ricordo che non passerà mai più. Alla sera, nel campeggio sul mare, riconosco le grida che anni prima ho sentito per la prima volta a megisti lavra, in Athos. Sono prima delle risate, poi come delle urla così differenti dagli ululati del lupo. Non potevo credere alle mie orecchie, ma sì, non potevano che essere un grande branco di sciacalli dorati che, come mi ha confermato il padrone del camping, popolano le montagne selvagge di questo magnifico  paradiso affacciato sul mare


Il ferry parte da Trpanj e in una mezzoretta porta di nuovo sulla magistrala, ma molto più a nord. Bellissimo questo girovagare di isola in isola. L'acqua è sempre di ottimo livello e alcune spiagge non hanno nulla da invidiare a quelle della grecia, e sono molto più vicine.



Un giorno ti sveglierai e non ci sarà più il tempo di fare le cose che hai sempre sognato. falle adesso. (Giorgio Faletti)



“I’m not a hero. I like to travel and I don’t care for rules, but I respect just one: I never betray my friends.”
Corto Maltese



Sul nastro di cemento lungomare presso Sibenik, ad aspettare il tramonto. Questi cammini di km  ricavati dall'uomo per poter stare a prendere il sole o per fare il bagno  mi sono sempre piaciuti, ci passerei le ore, a leggere, bagnarmi, asciugarmi, dormire.


You cannot suffer the past or future because they do not exist. What you are suffering is your memory and your imagination


Ultima tappa in un campeggino spartano lungo la magistrala tra Zara e Rjeka. La notte tirerà un vento assurdo, come quello che ho preso in gennaio poco più a nord di qui. Facendomi ricordare che il Velebit channel è questo, in qualsiasi stagione il vento del nord che si incanala tra qui e pag non lascia tregua notte e giorno


È con le occasioni mancate che a poco a poco noi ci costituiamo un patrimonio di felicità. Quando il desiderio è soddisfatto, non resta che morire.
Alberto Savinio, da Ascolto il tuo cuore, città, Adelphi

venerdì 9 agosto 2019

M&G




Dopo il temporale al pomeriggio questo è quello che si vede dal ballatoio del rifugio Marinelli, alpi carniche, ultimi giorni di luglio 2019. Montagne a perdita d'occhio.


“Lloyd, tu cosa pensi che siano i desideri?”
“Credo che siano buche su cui ci si costruisce la vita, sir. Quando si riesce a esaudirne uno, la buca si riempie e si può proseguire coi lavori”
“E quando non si esaudisce?”
“Alcuni scelgono di costruirci comunque sopra creando instabilità chiamate rimpianti. Altri ci girano intorno e passano oltre, sir”
“E noi?”
“Se ben ricordo sir, ne abbiamo fatto una serie di laghetti molto graziosi.“
"Quelli che ogni tanto mi piace guardare al tramonto?”
“Esattamente quelli, sir. Esattamente quelli”


Caterina gestisce il rifugio con consumata esperienza, facendo una sottile ma importante differenza tra chi sale solo per le ottime cene e chi invece sale qui solo per salire le montagne. Ci ha dato una stanzetta tutta per noi e e ci ha trattato benissimo 


È questa benedetta storia della libertà-à-à! Noi oggi ce la siamo ridotta immensamente, tanto che finiamo per vivere solo ai margini della nostra libertà a causa di tutto ciò che è automatico nel nostro modo di pensare, di reagire, di fare le cose. Questa è la grande tragedia. E le scuole oggi non sono fatte per insegnare ai ragazzi a pensare, sono fatte per insegnare ai ragazzi a sopravvivere, per insegnar loro delle cose con cui poi trovano un posto in banca. E quando ne esci sei condizionato. Ripeti dei modelli prestabiliti. Non è che molto facilmente ti inventi qualcosa. L’uomo ormai è succube dell’economia. Tutta la sua vita è determinata dall’economia. Questa, secondo me, sarà la grande battaglia del futuro: la battaglia contro l’economia che domina le nostre vite. Occorrono nuovi modelli di sviluppo. Non solo crescita, ma parsimonia. » ─ Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio (2006)


M&G, sullo sfondo peralba, crode dei longerin e dolomiti d'oltrepiave


Al mattino scegliamo di fare il sentiero Spinotti ma dal verso sbagliato! Infatti tutti quelli che incontriamo dicono: "ma lo fate in discesa"? come se fosse una regola non sovvertibile. Invece ci siamo comportati bene, anche se eravamo slegati e senza casco,  non soffrendo più di tanto l'esposizione e affrontando ogni passaggio con la dovuta cautela e prudenza, rispettando questa splendide montagne


Lago di Volaia e rifugio Edward Pichl Hutte sulla sinistra. Sempre splendida questa visione di insieme dominata dalla nord del coglians che precipita nell'azzurro cobalto del lago.


Salendo verso la valentin, nevai residui ci accompagnano lungo la salita e le splendide, consuete, fioriture di questa splendida vallata austriaca ci riempiono gli occhi e il cuore.


Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
(Dante Alighieri)


Tutto ciò che scegliamo si rivelerà sbagliato se siamo tristi e giusto se siamo felici.


Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza, non diventerà mai vecchio. - Franz Kafka


"Io credo che nella nostra vita ci siano tante cose che appesantiscono il cammino, che lo rendono difficoltoso, che ci fanno un po’ arrancare.
Se ci si porta sulle spalle un peso eccessivo di sé, della propria vita, di tutto ciò che non è essenziale al vivere, lì il cammino diventa difficoltoso, lento e poi ad un certo punto ci si deve fermare. Quindi in realtà l’eremita si spoglia di tutto ciò che non è essenziale alla vita, alla propria vita, dagli oggetti alla cosa più difficile: espropriarsi del proprio io"
Fra Cristiano - voci dal silenzio


Malga Coot, al via la seconda avventura. 


Dormire una notte alla casera canin è stato molto bello, gli interni sono relativamente in ordine e puliti e ci troviamo con una famiglia allargata di Trieste e Spilimbergo che rende il nostro soggiorno ancora più piacevole. 


Appena una settimana fa un lupo o un cane randagio ha fatto volare da un salto di roccia 28 di queste povere pecorelle custodite da un arcigno pastore serbo. Ma le sopravvissute sembrano non preoccuparsene eccessivamente e le loro schiene risplendono alla luce  sole che scende.


"Per me è una grazia poter vivere nella natura, quindi vivere con le possibilità o impossibilità date dalla natura e vivere un ritmo delle stagioni che ha anche degli obblighi naturali. E allora lì si passa dal contatto con la natura, quella che si vive facendo un’escursione sui monti, al vivere nella natura. San Francesco la definisce una madre, Nostra Madre Terra.
L’abbiamo trattata molto male la natura. E non stiamo ancora correndo ai ripari. Abbiamo tentato, neanche troppo bene, di chiederle scusa, ma difficilmente la natura accetta le scuse dell’uomo. Io credo però che ognuno di noi possa fare delle scelte, piccole o grandi che siano, che ricreino un equilibrio... e allora lì la Natura tornerà ad essere maestra" 
Fra Cristiano - voci dal silenzio


Siamo stati bene insieme, splendidi giorni passati tra le braccia di Nostra Madre. Sono convinto che tutto questo lascerà un segno è non potrà essere semplicemente dimenticato. Il mio tempo è il dono più prezioso che posso fare a chi mi vuole bene.


"La vita piena è una direzione, 
non una destinazione."
Carl Rogers


Arriva la sera è adesso è magico. Il fuoco scalda e ci accompagna verso la notte che sarà silenziosa e strapiena di stelle.


Non voglio avere paura del domani, perché in fondo oggi è il giorno che mi faceva paura ieri

E penso anche che in tempi come questi la fuga sia l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare