lunedì 30 settembre 2013

La pace di casa pace


Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.

Confucio




Spiaggia di Sansone













Io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere.
Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me, eppure adesso tra noi, c’è solamente un semplice ‘ciao’. Ci sono persone che hanno preso il mio cuore e lo hanno ridotto in mille pezzi, senza nemmeno pensarci due volte. Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ne sono uscite esattamente nello stesso modo. Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. Ci sono persone che nonostante tutto, sono ancora parte della mia vita. Ci sono persone che sono arrivate e non sono più andate via. Ci sono persone che, anche se io non le ho mai sentite, ci sono sempre state. E poi ci sono persone che non fanno ancora parte della mia vita, ma che tra qualche anno forse, saranno le persone più importanti per me. Ci sono persone che: nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita, mi hanno insegnato a vivere. Mi hanno insegnato a diventare quello che sono. E, anche se oggi tra noi resta solamente un sorriso o un semplice ‘ciao’, faranno per sempre parte della mia vita. Io non dimentico nessuno. Non dimentico chi ha toccato con mano, almeno per una volta, la mia vita. Perché se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti

— Luciano Ligabue


Rifugio Bergamo: Sul tavolo, in attesa dei bevitori, sembrano un radler e un succo di lampone; dalla finestra la parete delle torri del Vajolet. Dentro questo rifugio in legno e pietra, incastonato tra le pareti di roccia, si respira l'aria della montagna di un tempo.




Sono tornato da Santa Gertrude, in fondo alla val d'Ultimo dove sopravvivono 3 larici millenari, coetanei di Giulio Cesare! Sedersi su una panchetta, all'interno di uno di essi, che il tempo e le intemperie hanno reso cavo, è un'esperienza forte. Vorrei che tutti potessero sedersi dentro questi patriarchi per un solo minuto da soli. Quante cose cambierebbero. Questi tre super-nonni sono fianco a fianco, contorti dal tempo e dalle intemperie. Sembrano però amici e in collegamento tra loro. L'albero secondo me è la creatura che tra tutte più si avvicina a Dio, perchè medita 24 ore al giorno, ogni giorno della sua vita.



Questa sera al gineprino era bellissimo, il tempo si stava sistemando e il tramonto è stato grandioso. Mi sono rasserenato e sono tornato a casa in pace col mondo.