domenica 29 luglio 2018

Nisportino e punta calamita


La spiaggia di Nisportino è vuota in questa stagione e le case sono quasi tutte disabitate. Maggio è l'ultimo termine per venire all'elba senza la folla e il caos dei mesi estivi, si può tornare solo a fine settembre. Che buffo pensare che nel momento più bello non ci sia nessuno e nei giorni pieni di caldo infernale sia pieno di gente. Non cambieremo mai.


La massa non sa quello che sta succedendo nel mondo. E non sa neanche di non saperlo. Noam Chomsky.


Cala Mangano dall'alto fa sempre un certo effetto. Anche se è solo a un'oretta di cammino dal nispostino sembra ben più isolata. Sono solo un paio le spiagge dell'Elba dove si può arrivare a piedi e questa è una di quelle. La fioritura, sebbene inferiore a quella presente a punta calamita è in pieno svolgimento.


Quello che dici, esattamente con le stesse parole, cambia significato secondo dove, quando e con quale tono di voce lo dici. E quello che hai detto cambia secondo la mente di ogni persona che ti ascolta. (AJ)


La terrazza dei ripalti, panoramicissima con i divani per la degustazione di ansonica e aleatico. Ci sono 20 km di strada bianca per arrivare sin qui e questo lo rende uno dei posti più remoti, se di remoto si può parlare all'isola d'elba. Vigneti dappertutto e case sparse in affitto con una vista strepitosa su buona parte dell'arcipelago toscano


«Nelle azzurre sere d'estate, andrò per i sentieri,
punzecchiato dal grano, a pestar l'erba tenera:
trasognato sentirò la frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.
Io non parlerò, non penserò più a nulla:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro,
nella Natura, lieto come con una donna».

Arthur Rimbaud, “Sensazione” (1870)



Qua sotto la prospettiva di punta calamita dalla strada dei ripalti che porta alla spiaggia del remaiolo. La zona è di enorme interesse geologico e sulla spiaggia di punta calamita ci sono migliaia di pietre di tutti i colori. Ed è possibile trovare piccolissime pietre coloratissime e pregiate come cristalli di quarzo o azzurriti. E' quasi deserto anche qui.


Indimenticabile anche il sentiero che traversa fino alla'innamorata, vecchia ferrovia di servizio alle miniere adesso è un bellissimo percorso in costa, che adesso è tutto fiorito, e che porta a una serie di spiagge molto molto belle.


Sansone secondo me è uno dei posti più belli dell'isola, per il colore dell'acqua, per le falesie bianche a picco sul mare, per la spiaggia fatta di piccoli sassi bianchi come la neve.



Centinaia di poesie cantano la malinconia del mare d’inverno solo perché le masse lo contemplano con il sole. Avere la fortuna di ammirare un paesaggio in letargo perché si è in viaggio e non in vacanza, mi fa adorare la vita che ho scelto. (Dino Lanzaretti)



domenica 1 luglio 2018

Lagorai


Un po stanco dopo il tiro Firenze_Croce d'Aune qui sto salendo al rifugio Tita piaz, ancora chiuso per il periodo invernale. Quest'anno le precipitazioni nevose sono state ingenti e c'è ancora tanta neve non solo nei canali ma ovunque. L'erica però è già fiorita.


Ci sono anche milioni di crochi che stanno uscendo e la neve, appena sciolta, lascia loro il posto sui prati infiniti del pian d'avena, poco sopra il passo.



Bandiere nepalesi: Il blu per il cielo che osserviamo sempre, il bianco per l'aria e il vento che ci fa sentire vivi, il rosso per il fuoco che scalda il cuore, il verde per l'acqua così preziosa, il giallo per la terra da amare e rispettare.




"Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene» 
Rosa Luxemburg


In sosta in fianco ad un agriturismo chiuso passo una delle notti migliori, in quanto a sicurezza, silenzio e comodità. La notte in realtà sento un respiro pesante e scavare un po, non so se è l'orso o un cervo ma ero così tranquillo che mi sono riaddormentato immediatamente :-)


Al mattino c'è sempre una pace infinita, se penso a quante volte mi sono svegliato con il frastuono delle auto, urla, lavori interminabili in strada e nelle case, quante cose sono cambiate.


Pieve Tesino è un bellissimo posto sulla mia strada verso il filmfestival di trento. Devo fare le spese e il pieno dell'acqua, poi da qui si entra nel magico mondo del lagorai.


In fondo alla val malene, bellissima, c'è la malga sorgazza, chiusa per l'occasione, un posto speciale dove trascorrere le prossime notti in santa pace.


La salita più bella che si può fare da qui e cima d'asta, ma è veramente lunga e ho l'impressione che ci sia ancora tantissima neve in quota, anche se ancora non posso immaginare quanta ne troverò.


Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio.
Samuel Beckett



Il camper, così piccolo sulla destra della foto, rende l'idea delle dimensioni di questa vallata e del gruppo, così diverso da quelli che si trovano in zona, col granito al posto del calcare, e anche così isolato, sconosciuto, selvaggio.


Presto mi rendo conto di come cima d'asta sia irragiungibile in giornata, servirebbe pernottare almeno al bivacco invernale del rifugio brentari, come ha fatto un tipo che ho incontrato mentre salivo. Oltretutto la neve in molti punti non è ancora chiarita, a volte servirebbero le racchette, che ho con me, a volte i ramponi, che invece non ho, a volte si entra dentro ed è pericoloso.


Ci sono dei posti infatti, vicino al torrente, dove l'acqua in fusione ha iniziato a scavare delle grotte assurde invisibili da fuori e se uno per caso entra dentro, oltre al pericolo di finire in acqua, e non è assolutamente una cosa piacevole, c'è anche il rischio, specialmente con le racchette, di non riuscire ad uscire fuori. La zona è anche senza segnale. Quindi a un certo punto rientro.


Il giorno successivo mi dirigo invece a forcella magna, che si rivela una alpinistica di tutto rispetto, più che altro per l'ambiente selvaggio e solitario e anche perchè non avendo i ramponi non posso fare traversi eccessivamente esposti.


In cima anche se non c'è il sole il panorama svela tutta la sua grandezza abbracciando buona parte del lagorai e arrivando fino al brenta e oltre


Dalla malga sorgazza, senza nemmeno essere menzionata da nessun cartello turistico, si arriva in pochi minuti alla forra del torrente grigno, in questo periodo di disgelo vermante favolosa e rara tra quelle che ho visitato sulle alpi in questi ultimi anni.


Il torrente scorre impetuoso tra pareti di granito scuro e resti di imponenti slavini, come si può intravedere nella foto qua sopra, Il tutto è perfettamente collegato da passerelle in legno, ponti e sentieri attrezzati che permettono di osservare la forza di quest'acqua che scende vorticosamente a valle e la sua immensa energia.



Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini sfioriti
tra foglie del tempo,
casti cantucci
che conservano un antico
sussurro di nostalgia
e di sogni.



Altre anime hanno
spettri dolenti
di passioni. Frutta
con vermi. Echi
di una voce arsa
che viene di lontano
come una corrente
d’ombre. Ricordi
vuoti di pianto
e briciole di baci.


La mia anima è matura
da gran tempo,
e si dissolve
confusa di mistero.
Pietre giovanili
consunte di sogno
cadono sulle acque
dei miei pensieri.
Ogni pietra dice:
«Dio è molto lontano!».



Federico García Lorca
Ci sono anime che hanno… (8 febbraio 1920)
da “Poesie (Libro de poemas)”