Partiti i ragazzi mi trasferisco in Valtournanche, al petit nid, dove ero stato tantissimi anni fa e ritrovare la signora, praticamente identica, è stata una bellissima sorpresa. Un posticino veramente accogliente con una super colazione.
Il piano è quello di trovarsi con Dina al meraviglioso lago Tsan e dormire al bivacco sopra Torgnon. Io arrivo dopo una bella camminata che passa da Cignana e le grandes murailles, sotto il cervino. Nel pomeriggio mi raggiunge Dina. Il posto è magico e la notte tranquilla. Vogliamo seguire l'alta via numero uno per alcuni giorni.
Ci sono dei momenti straordinari nel cammino come questo qua sotto, nel vallone che precede il bivacco Rosare Clermont, a 2700, circondato da decine di stambecchi.
Nel silenzio della sera si sentono sbattere le corna nei combattimenti che fanno, Stac, Stac, bellissimo.Un posto indimenticabile.
Dopo una notte difficile al bellissimo e accogliente ostello La Batise, a Bionaz, Valpelline, al mattino successivo piove e ho mal di gola. Io preferisco interrompere per un paio di giorni mentre Dina andrebbe avanti. Troviamo un compromesso prendendo un bus e poi andando a piedi fino a glacier, sopra Ollomont, alla base dello splendido vallone di By.
Salendo il paesaggio si fa sempre più grandioso, e quando appare la sagoma del Mont Gelè, 3518, penso che davvero non occorre andare in Himalaya o chissà dove, qui sulle alpi abbiamo delle montagne fantastiche, inserite in paesaggi favolosi.
Soprattutto la conca sotto il M.Gelè è straordinaria, dopo i due giorni di pioggia la visibilità è straordinaria e il vento ricama delle nuvole meravigliosamente movimentate in vetta. Molto raramente ho visto e soprattutto sentito uno spettacolo simile.
«L’assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo». Albert Camus
Continuando la salita al bivacco Regondi, dove dormiremo il paesaggio si apre sempre di più e si fa maestoso. Inizia anche a tirare un bel venticello freddo, l'ideale per la mia laringo faringite :-)
Il torrente che scorre nella conca è eccezionale. Porta con se una forza, una vita che ripeto, raramente ho visto prima, momenti irripetibili. Nell'enfasi di questo spettacolo rischiamo anche di sbagliare strada.
Eccoci al Lac de la Leita. Ancora non ci sono parole per descrivere questo splendore incastonato sotto i Mont du Clapey. Nonostante la fatica e il vento dobbiamo fare grande scorta d'acqua perchè il bivacco ne è privo. Per fortuna Dina è instancabile, una compagna ideale. Sa che sto poco bene e provvede a tutto, oltre al fatto che nello zaino ha abbondanti scorte anche per il sottoscritto.
Il lago visto dall'alto è una macchia azzurra nella tavolozza grigio verde nell'alta conca di By e l'unica acqua della zona è nel canale che fa da immissario al lago, a una mezzoretta dal bivacco.
Arrivati al bivacco, sotto un vento che adesso è sferzante e molto freddo appare l'altro lago gemello, quello della beseya. Di un colore incredibilmente e per me inspiegabilmente differente, azzurro chiarissimo, è ancora uno spettacolo indimenticabile.
Ma presto, bisogna entrare, non riesco più a sopportare quel vento, sento che mi potrei ammalare seriamente, e non esco più fino all'indomani mattina.
Il bivacco Regondi è senz'altro uno dei più bei bivacchi dove sia mai entrato. Forse solo in Canton Ticino ho trovato qualcosa di simile, anche se in posizione molto meno affascinante. Oltre ad una pulizia esemplare è di un accoglienza idescrivibile e quando il sole inizia a scendere e a penetrare con il suo calore dalle finestre, panoramicissime, si crea un atmosfera favolosa. Non per niente lo troviamo abbastanza affollato.
Ci sono, nell'ordine, una coppia di Torino con un bassotto, inizialmente rognoso ma poi tranquillo, poi arrivano una coppia di innamoratissimi ragazzi francesi e infine una famiglia in gambissima con due bimbe stupende che sfido a UNO perdendo clamorosamente.
Io e la Dina ci piazziamo in piccionaia e io mentre lei cena me la spasso veramente ad osservare quello che avviene e le dinamiche dei presenti. C'è un momento magico, quando il sole sta tramontando che non dimenticherò mai più. Da tempo non ero così sereno, tranquillo e centrato in me stesso. Per certi versi vorrei che il tempo si fermasse per sempre. Momenti magici.
La sera arriva velocemente e tranne rarissimi momenti il vento non molla mai. Fuori è come se passasse un treno a pochi metri o decollasse un jet, eppure sono tranquillissimo, e appena disteso mi addormento in un attimo, dimenticandomi anche del mal di gola. Anche quando esco, nel cuore della notte, tra ventate epocali, ammiro la stellata straordinaria e, rientrato, mi riaddormento in un attimo.
«Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite». - Mark Twain
La giornata seguente la Dina si è svegliata dalla parte sbagliata :-) e allora ci vuole un po di pazienza. Occorre, a causa di come mi sento, rinunciare al rifugio Amiante Chiarella e al ghiacciaio della Tete Blanche per un più saggio, ma a mio avviso ugualmente bello, bivacco Rosazza.
Sarà solo un attimo: un attimo di grande chiarezza e una sensazione pacificante; immerso nella consolante vastità dell'universo, l'uomo non la guarderà, ne farà parte. - Nives Meroi.
La conca di By e la Tete Blanche, uno spettacolo favoloso.
Moslih Eddin Saadi
La cresta che sale al bivacco è molto panoramica e quasi per niente esposta, si sale per almeno 300 metri fino all'ingresso.
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