lunedì 8 febbraio 2016

Sicily...oh Sicily...



parte 1: terraferma


Questa volta è arrivata la Sicilia, che da qualche anno girava nell'aria. Ed è stato bellissimo, molto meglio di come avrei mai potuto immaginare. E' la fine di dicembre ma i prati sono coperti di fiori fantastici.




Le gole dell'alcantara, sotto il vulcano, colpiscono per la forza con cui l'acqua si è aperta la strada dentro le rocce. Il luogo è diventato un po un circo ma conserva il suo fascino inalterato.


Aranceti a perdita d'occhio. Un profumo delicato si diffonde ovunque.
La campagna tra enna e caltanisetta è speciale. Merita senz'altro un viaggio.




Prendete la vita con leggerezza, che la leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall'alto, non avere i macigni nel cuore.
Italo Calvino

L'ingresso alle gole che, d'estate si possono risalire a piedi.


Inspirai. Espirai. Mi sembrava di impazzire. Mi succedeva spesso. - C. Bukowsky.


Ascolta e dimentica, guarda e ricorda, fai e capisci.


Le colonne di basalto, residuo di vecchie colate, hanno una struttura straordinaria.


Sulle pendici orientali dell'etna, che da poco ha ricominciato a farsi sentire, la natura fa il suo corso, senza chiedere niente a nessuno. Da queste parti colate laviche di tutti i decenni lasciano il posto a giovani pinetine.


Ai gatti riesce senza fatica quello che resta negato all'uomo: attraversare la vita senza fare rumore.


Piazza Armerina. Magnifica Piazza. Magnifica città. Qui si mangia sempre alla grande.


Il coraggio è una storia d'amore con l'ignoto - Osho


“La più bella musica del mondo
è quella del vento, delle maree,
degli uccelli, del soffio del mare.”
Jacques Mayol

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