venerdì 11 marzo 2016

Himalaya indiano 1


Parte I: Delhi e Haridwar



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L'impatto con il caos di Delhi lascia sempre il segno, l'odore specialmente è sempre lo stesso, come mi ricordavo. Un misto di smog, immondizia bruciata, verdure, gente.

       

   Anche gli animali nei giardini ci sono sempre, quanti!

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Stazione di Delhi, 6 di mattina, per fortuna ci attende un convoglio di prima classe!


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Haridwar è una città molto bella e piena di religiosità. Posta sul gange, il fiume sacro, quando abbiamo attraversato il ponte su due tuk tuk ho visto delle cose che non riuscirò a dimenticare mai.


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Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ha impedito di rischiare e che evitandoci un dispiacere ci ha fatto mancare la felicità. - Oscar Wilde

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Quando le persone fuggono da te, lasciale andare. Il tuo destino non è mai legato alle persone che ti lasciano. Non vuol dire che sono persone cattive, significa semplicemente che la loro parte nella tua storia è finita. - Vasco




La sera di tutti i santi giorni dell'anno c'è una cerimonia, l'arti ganga. La gente abbandona alla corrente del gange dei cestini fatti con delle foglie e dei fiori bellissimi dentro. C'è una candela accesa che, al buio, scorre lungamente sulla superficie del fiume sacro agli indu.



Solleticata da venti sottili come da vini frizzanti,
la mia anima starnutisce, starnutisce e grida a se stessa giubilante: salute!
Friedrich Wilhelm Nietzsche


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Le tombe nei giardini sono luoghi di grande fascino e tranquillità. La luce filtra dagli intarsi creati nella pietra. Luoghi di pace a pochi metri dal caos del traffico cittadino.







Il tipo qua sotto vive sotto quest'albero da molti anni, è coperto di cenere e fuma continuamente ganja

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L'Hotel Shivlinga di Uttarkashi a me francamente è piaciuto, molto, e anche le camere sulle risaie e sul fiume erano a mio modo di vedere indimenticabili. Anche la colazione era ottima, con l'intendente che ci fissava a pochi metri in caso avessimo avuto bisogno di qualcosa. La vista sulle risaie poi era indimenticabile.

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Al mattino inizia la lunghissima strada per gangotri, una decina di ore di viaggio per poco più di 100 km. L'autista è molto in gamba e ci fa restare tranquilli per l'intera durata del viaggio, nonostante alcuni tratti particolarmete scabrosi con il precipizio sulla destra e il fiume che scorre turbolento centinaia di metri sotto. I camion tutti rigorosamente dipinti a mano, rombano minacciosi ma la loro velocità, ridotta al minimo, non li rende QUASI mai pericolosi.





A un certo punto c'è una fantastica vasca termale. L'ambiente, lo scenario, le persone la rendono una sosta imperdibile sulla strada per gangotri.



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...a parte qualche piccola lucertolina di queste parti!

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Qui il fiume scorre maestoso e il posto è veramente bello e selvaggio. I paesini che attraversiamo, molto distanti l'uno dall'altro ma densamenti popolati ricordano cabia quando avevo una decina di anni di età. Stiamo parlando degli anni 70 e le cose in Italia, allora, non erano molto diverse da qui.



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Arriviamo al punto dei venditori di mele. Favolose, mai mangiate cosi' buone e piene di sapore. Per un euro se ne possono comprare diversi kg e ne prendiamo un sacco per portarle con noi.



 Le foto contrassegnate con  sono di Cristina Tognetti!

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