lunedì 19 dicembre 2016

L'avvicinamento - Nepal 2/5


Inizia il lungo viaggio che ci porterà a Sothi Kola, un giorno pieno e lunghissimo  di 11 ore di jeep su strade assurde. Una gomma scoppiata. Incroci impossibili con bus e camion carichi all'inverosimile. Si passa dove mai avrei creduto di poter passare. Specialmente al ritorno i rischi maggiori che abbiamo preso li abbiamo presi viaggiando su queste strade pazzesche..


A pranzo ci fermiamo sempre a mangiare in qualche posticino dove le condizioni igieniche sono al limite, anche se non ci siamo quasi mai presi niente. Qui la cri con la cuoca, elegantissima come al solito nonostante la povertà del luogo, per non parlare dello splendido sorriso come tutte le donne nepalesi.


Il posto pullula di ragni  grandi come piattini da caffè. Rajan, la guida, sostiene anche che siano molto velenosi. Confortante. La notte nei lodge ho sempre avuto paura di trovarmene uno nel sacco a pelo. Fin quando una sera, al buio, il Roby urla "...attenzione, c'è un ragno!" e un enorme essere peloso inizia a zigzagare sulla parete illuminata dalle frontali. Nella stanza c'è anche Rajan che, rapido come un fulmine, uccide l'aracnide con il menù della cena. Nel cadere a terra fa un rumore come di uovo sbriciolato. Siamo terrorizzati. Poi passa, e dormiamo, ci si abitua a tutto.
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Qua sotto Brad Pitt e il suo Toyota.


La valle si allarga e si restringe per decine di km. Da notare l'assenza di qualsiasi grossa infrastruttura se si esclude la strada bianca sulla destra, quella che noi stiamo percorrendo da molte ore. Una giornata interminabile.


Le risaie sono ovunque. Questo è il momento del raccolto, il riso è maturo. Il sistema di irrigazione è uno splendido esempio di ingegneria ambientale maturato nei secoli.


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Le prime bandiere di preghiera, sventolano sopra i poveri villaggi che incontriamo sul nostro percorso. L'ambiente è quello della foresta pluviale, con piante che non ho mai visto prima. Vedremo durante questo viaggio decine, centinaia, di ambienti diversi, una varietà sorprendente.


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L'altezza è ancora di 700 metri (e dobbiamo arrivare a 5200!). Quindi crescono anche le banane, ma anche cereali di tutti i tipi, orzo, miglio, e poi ho visto i legumi e le mele. Si vive con niente. Con un foglio da 100 euro si potrebbe andare avanti per settimane.


Il sentiero passa da una parte all'altra della vallata sfruttando una bella serie di ponti sospesi in acciaio che sostituiscono quelli vecchi in liane e legno. I dislivelli sono importanti perchè la traccia segue sempre il percorso che unisce i paesi quindi prendere e perdere centinaia di metri è una costante di tutta questa prima parte del percorso. Camminiamo sempre almeno 8 ore al giorno.


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Dopo 4 ore, per pranzo, ci fermiamo nei villaggi dove c'è sempre un posto dove potersi fermare per un'ottima veg noodle soup. Qua sotto la scuola a classi unificate. I piccoli cantano tutti insieme per imparare le cose. Da notare il "gei" carnico di vimini intrecciati. Spesso, come si può vedere, è usato rovesciato come "gabbia" per i pulcini.





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Ogni tanto troviamo qualche frana colossale, di dimensioni enormi come tutto qui del resto. Era scesa ad agosto nella stagione delle piogge. Rajan mi dice: "west trekkers killed"


La cosa che più ci ha pesato è stato non poter bere l'acqua dalle fonti, anche quelle di montagna. Fa male, sostengono. Non abbiamo il micropur e neanche un meraviglioso marchingegno a batteria che abbiamo visto in giro. E allora dobbiamo prendere le bottiglie il cui costo aumenta progressivamente con la quota a cui le acquistiamo. ma non è certo per quelle poche rupie quanto per contribuiamo ad un commercio che non porterà questa gente da nessuna parte.


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Rajan, Roby e la Cri su una delle tante passerelle sospese. Il cammino è splendido per la varietà, la luce e soprattutto gli straordinari incontri che ci è dato di fare.


E' tutto molto selvaggio, se si escludono i ponti, qualche filo elettrico e qualche parabola tutto sembra fermo da centinaia di anni.


I bimbi giocano molto semplicemente nei cortili mentre tutti lavorano continuamente per prepararsi all'arrivo dell'inverno che, soprattutto in quota, sarà lungo e molto duro.



La strada a volte sembra interminabile, non se ne vede la fine. Ma dopo qualche giorno, quando il fisico si abitua alla fatica, è bello camminare cosi', per ore e e ore. Un riconoscimento va ovviamente ai due portatori, fratelli di Bhaktapur, che con la loro fatica hanno reso fattibile il mio cammino altrimenti impossibile.


Quando il tuo cuore non ha nutrimento, cercalo, non morire. 

Ascolta maestri ovunque: nel vento e nelle voci per strada, nel mutare delle stagioni, nei colori del mare e della notte.

(Igor Sibaldi)



Le sorelle più grandi badano alla casa, ai fratelli più piccoli e contemporaneamente stanno dietro agli animali. Come le mie. :-))


Questo sotto è uno dei (pochi) lodge decenti dove siamo stati alloggiati. Molto semplice ma in legno, pietra ed è pulito. Non c'è luce ne acqua ma a questo faremo ben presto l'abitudine.


La vita non vissuta accumula rancore verso di noi (C.Jung)











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