sabato 10 marzo 2018

Con Marta nelle oasi del sud



Adesso il viaggio cambia ritmo perchè dal camminare a piedi con i dromedari si passa al guidare una macchina noleggiata e a fare anche centinaia di km al giorno. Non è stato facile ma direi che, dopo un periodo di adattamento, ci siamo riusciti.


In più, per non farci mancare niente il clima è radicalmente cambiato e dopo almeno trent'anni che non succedeva, ci sono nevicate anche a bassa quota. Qui nelle gole del dades, prima tappa del nostro viaggio per vedere un marocco che ancora non abbiamo visto nei viaggi in questo paese, il terzo per me, il secondo per marta.


La punto noleggiata a Ouarzazate, facendosi carico di rischi notevoli, si destreggia bene in tutte le condizioni su strade che spesso non sono neanche asfaltate. Ma basta che esca il sole e la neve sparisce lasciando il posto a meravigliosi palmeti senza fine.


L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.
Anne Carson


Le gole del Todra sono ancora più suggestive. Qua sotto la parte più spettacolare dove le falesie raggiungono i 160 metri d’altezza distanziandosi solo di 10 metri. Le spettacolari fenditure nella roccia sono il luogo ideale per arrampicare visto che il calcare che le forma è molto duro e resistente.


Anche la strada che segue la parte più spettacolare è molto, molto bella e si addentra in una valle dai colori suggestivi. Lo spettacolo è reso ancora più interessante dalle montagne che fanno da corona che sono, penso eccezionalmente, piene di neve.


Alcuni pastori berberi abitano delle grotte sopra la strada, con le loro famiglie e i loro animali. Una vita durissima, portata all'estremo. Specie con questo clima.


La luce è splendida in qualsiasi momento del giorno e il traffico resta momentaneamente chiuso a causa di possibili crolli, rendendo ancora più suggestivo il passaggio a piedi in queste gole.


"Colui che si perde nella sua passione perde meno di colui che perde la sua passione" sant'Agostino


Sulla sinistra la falesia di arrampicata di Todra


L'auberge le festival è unico nel suo genere. Perfettamente inserito nell'ultimo settore delle gole, le sue camere sono in pietra locale, non c'era nessun ospite nella struttura


Iniziano le prime oasi del sud, qualcosa che avevo già visto anni fa ma ancora tanto suggestive, le palmeraie si estendono a perdita d'occhio mirabilmente irrigate fino negli angoli più lontani.


Qual è il rischio maggiore? mai correre rischi. AJ



Dopo una lunga giornata di viaggio arriviamo a Merzouga, il secondo posto in marocco dove è possibile vedere il deserto di sabbia. Certo che qui è molto più "addomesticato" di quello che abbiamo attraversato a piedi. Turisti mordi e fuggi sono trasportati a dorso di cammello in ridicole carovane provvisorie di cammelli spelacchiati. Ma quello che fa più male sono i quad che scorrazzano sulle dune senza ritegno anche se, mi hanno detto, la situazione è regolamentata rispetto a qualche anno fa.


Ciò non toglie che l'hotel che abbiamo preso, bellissimo proprio sul bordo del deserto offra delle vedute straordinarie, soprattutto all'alba e al tramonto. La camera che abbiamo preso poi è favolosa, facendo parte di un gruppo di due sul tetto, separate da un grande terrazzo, è come la prua di una nave protesa in un oceano di sabbia. Indimenticabile.


Colazione con Marta sotto la camera ai bordi del deserto. Mattinata di dolcefarniente


Le kasba di Rissani sono indimenticabili. Realizzate interamente in pisè sono ancora parzialmente abitate da famiglie numerose. I pozzi danno acqua salata e il loro interno è suddiviso in una miriade di ambienti differenti. La guida, pescata per caso nel ristorante dove avremmo fatto il nostro pranzo merenda cena a base di pizza berbera, ci illustrava le funzioni di ciascun ambiente facendosi allegramente una canna.


Terminata l'avventura desertica di Merzouga il viaggio prende la piega delle distanze da percorrere attrverso spazi immensi e deserti. Una delle esperienze più indelebili di questo viaggio. La strada che porta prima n'kob poi alla valle della draa e infine ai piedi dell'atlante, finisce ad Agadir, sull'oceano Atlantico. Sono 1500 km di bellezza assoluta, impiegheremo 5 giorni per percorrerla tutta sempre fermandoci in posti esrtremamente suggestivi.


Ogni tanto ci fermiamo per un bisogno corporale (mio :-)), sgranchirsi le gambe o per mangiare un mandarino o semplicemente per fare delle foto a questo paesaggio marziano di sabbia, sassi e montagne. Il tempo è sempre bellissimo con un clima fantastico, fresco al mattino e alla sera, caldo e ventilato durante il giorno. Il sole abbaglia come non mai.



"Un viaggiatore una volta chiese alla domestica di Wordsworth di mostrargli lo studio del suo padrone, e lei rispose: «Questa è la biblioteca, ma il suo studio è là fuori, oltre la porta»." Thoreau"Camminare".



A n'kob siamo alloggiata alla kasba baha baha, dimora storica in cui si può alloggiare, almeno in questo periodo, a prezzi stracciati. L'ordine, la pulizia, il gusto negli arredi, la calorosa accoglienza, gli ottimi pranzi e colazioni ne fanno uno dei posti migliori dove abbiamo allogiato durante questo lungo viaggio.


El deseo de dar, hace florecer. El deseo de poseer, hace marchitar.
Il desiderio di dare, fa fiorire. Il desiderio di possedere, fa appassire. (AJ)



Dal terrazzo della kasba in terra pressata e paglia assolutamente friabile e provvisoria si apre un panorama inimmaginabile dal basso. Soprattutto il Jebel Saghro a nord si estende per centinaia di km di niente attraversato solo da una pista bianca percorribile solo da 4x4 e che porta alla valle delle rose, dove siamo passati ormai 10 giorni fa.


La piscina e le tende del baha baha, dove passiamo qualche momento di relax e facciamo la conoscenza di una coppia siciliana che sta facendo merzouga-marraketch  in giornata! Follia, erano disfatti, dove porterà questa mania di correre, di coprire grandi distanze senza vedere niente? Non lo so ma sembra un male comune.


Veramente coinvolgente poi l'esperienza della mattina successiva, staremo infatti due notti in questo posto, all'hammam di n'kob. Hamma locale, unici turisti stranieri presenti con condizioni igieniche allucinanti ma dove vengo trattato da un massaggiatore straordinario che mi porta nel nirvana islamico per un'oretta buona.


Il Jebel Saghro, ancora pieno di neve al tramonto assume colori speciali. km e km di hammada si estendono ai nostri piedi interrotti solo da qualche tenda di nomadi o piccolissimi gruppetti di alberi isolati


¿Cuál es el riesgo mayor? // Nunca correr riesgos.
Qual è il rischio maggiore? // mai correre rischi. (AJ)



Se uccidi tutti i tuoi demoni anche gli angeli potrebbero andarsene



Tener no es ser. Si confundes lo que tienes con lo que eres, dejas de ser y lo que tienes, después de devorarte se sumerge en la angustia.
Avere non è essere. Se confondi quello che hai con quello che sei, smetti di essere e quello che hai, dopo aver divorato, ti sommerge nell'angoscia. (AJ)



La sera mentre marta videochatta con Guido (bei tempi questi!) io mi faccio dei giretti solitari fantastici al calar del sole. la gente al tramonto interrompe le proprie attività e si raccoglie in preghiera. I bambini giocano con palle di stracci nei cortili e la sera prende possesso di questo paese senza luci ai confini del mondo che conosciamo



La mayor parte de las veces las afirmaciones son solo preguntas, las verdades son solo creencias, los juicios objetivos solo son subjetivos.
La maggior parte delle volte le affermazioni sono solo domande, le verità sono solo credenze, i processi obiettivi sono solo soggettivi. (AJ)



Il viaggio prosegue e arriviamo finalmente alle pendici dell'atlante che quest'anno, dopo molti anni è pesantemente innevato. Al punto che la circolazione per Marraketch è interrotta e il piano di visitare alcuni villaggi Berberi non collegati da strade appare assolutamente irrealizzabile. Allora non c'è altra cosa da fare che puntare verso l'oceano, Agadir prima e Essaouira poi.


Nessun commento:

Posta un commento