lunedì 13 febbraio 2012

...conquistare ogni giorno un nuovo orizzonte

..questo post è per il mio caro vecchio amico max!!



...lo chiamavo il ragazzo, era sempre lì ad aspettarmi, in alta valpelline,
la foto è di fine autunno 2011

"..c'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perchè è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace  dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Se vuoi avere più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e adottare uno stile più movimentato che al principio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato, ne assaporerai il pieno significato e l'incredibile bellezza.
Per cui Ron, in poche parole, vattene da Salton City e mettiti sulla strada. Ti garantisco che sarai felice di averlo fatto. Temo però che il mio consiglio non verrà ascoltato. Dici sempre che sono testardo, ma tu lo sei ancora più di me. Hai avuto una meravigliosa opportunità sulla via del ritorno di vedere uno dei paesaggi più belli della terra, il gran canyon, qualcosa che ogni americano dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, eppure per qualche ragione a me incomprensibile non desideravi altro che arrivare a casa al più presto, tornare nei luoghi che vedi giorno dopo giorno."



...il ragazzo si chiedeva cosa ci facessi lì da solo, poi quando arrivava sera mi seguiva per breve tempo ma poi solo con lo sguardo perchè non scendeva mai sotto una certa quota e mi guardava da lontano tornare al camper...

"Temo che in futuro continuerai a seguire questa inclinazione e non riuscirai di conseguenza a scoprire tutte le cose meravigliose che il Signore ha disposto attorno a noi. Non fissarti in un posto, muoviti, sii nomade, conquistati ogni giorno un nuovo orizzonte. Vivrai ancora  a lungo Ron e sarebbe un peccato se non cogliessi l'opportunità di rivoluzionare la tua esistenza ed entrare in un regno di esperienze tutto nuovo.
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane, il Signore l'ha disposta attorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale.
La mia opinione è che non hai bisogno nè di me, nè di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. E' semplicemente lì che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla. L'unica persona con cui combatti è te stesso e la tua testardaggine a non lanciarti in nuove esperienze."




...il ragazzo amava passeggiare sulla riva del lago, ma aveva un che di malinconico, tutto in lui, e anche in tutta la natura che lo circondava lasciava capire una sola cosa e cioè che l'estate, lunghissima del 2011,  era al termine e che presto, pochi giorni dopo la mia partenza, sarebbero arrivate la neve e un gelo spaventoso.

"Spero davvero, Ron, che non appena ti sarà possibile, lascerai Salton City, attaccherai una roulotte al camion e comincerai a goderti il grande lavoro che il Signore ha compiuto nell'ovest americano. Vedrai cose, conoscerai gente e ti insegneranno molto. Dovrai farlo in regime di economia, niente motel, preparati il mangiare da solo e, come regola generale, spendi il meno possibile, perchè così ti ritroverai ad apprezzare immensamente ogni cosa. Spero che la prossima volta che ti vedrò sarai un uomo con una sfilza di nuove esperienze e avventure alle spalle. Non esitare o indugiare in scuse. Prendi e vai. Sarai felice di averlo fatto. Riguardati Ron."

Lettera scritta da AlexMcCandless, un ragazzo, a Ron, suo amico di 80 anni, poco prima della sua partenza per l'alaska. J. Krakauer, Nelle Terre estreme, Bur ed.


Christopher Johnson McCandless, conosciuto anche come Alexander Supertramp (12 febbraio 196818 agosto 1992) è stato un viaggiatore statunitense morto di fame e di stenti a 24 anni nei pressi del Parco nazionale di Denali, in Alaska. Viaggiò per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, fino a raggiungere l'Alaska, da solo, con poco cibo ed equipaggiamento (nemmeno una bussola o una mappa). Jon Krakauer nel 1996 ha scritto un libro sulla sua vita, Nelle terre estreme (Into the Wild)

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